Libere Corrispondenze d'Arte ha pubblicato l'eBook PARMIGIANINO. IL BAGNO DI DIANA NELLA ROCCA DI FONTANELLATO. Di Beniamino Vizzini, Italiano-Inglese, a cura di Marianna Montaruli, LCDARTE Art Editions
in alto nelle tre foto:
La copertina, il sommario e la quarta di copertina dell'edizione eBook dal titolo: PARMIGIANINO. IL BAGNO DI DIANA NELLA ROCCA DI FONTANELLATO.
Testo di Beniamino Vizzini, edizione Italiano-Inglese a cura di Marianna Montaruli, eBook PDF, 38 pagine, Libere Corrispondenze d'Arte - LCDARTE Art Editions 2023.
Quest'anno ricorrono i 500 anni del ciclo di affreschi dipinti da Francesco Mazzola, detto il Parmigianino tra il 1522 e il 1524 nella “saletta segreta” della Rocca dei conti Sanvitale a Fontanellato, in provincia di Parma.
Così scrive Beniamino Vizzini, autore del testo dell'edizione: "Una piccola stanza è quella che accoglie al suo interno la raffigurazione esoterica del mito di Diana e Atteone; una camera di dimensioni alquanto ridotte (cm 435x350x390) ubicata al piano terra del castello e denominata “stufetta” perché si trattava, probabilmente, del bagno privato di Paola Gonzaga, moglie di Galeazzo Sanvitale conte di Fontanellato, diventava, così, il sacello entro cui vediamo ripresentarsi ancora oggi il mistero nascosto nella visione affrescata dal Parmigianino del bagno di Diana. La finestra aperta verso il paese è posteriore al tempo degli affreschi, quindi la stanza era protetta dalla luce visibile del giorno. Un luogo intimo e chiuso, dunque, è questo che ospita come in un ombroso recesso la rivelazione di una scena in cui, a quanto volle annotare nel suo testo sulle ville del 1566 circa Anton Francesco Doni, si mostra l’immagine ove si trova figurata per mano del Parmigianino, Diana in una fonte con ninfe ignude, la più dolce cosa che si possi vedere; le carni delicate, i visi celesti, le attitudini dilettevoli; ed era, in effetti, la più dolce e dilettevole cosa che si potesse appena intravedere al lume di una fiamma nonostante, in sé, adombrasse un gesto da teatro della crudeltà".
L'edizione si può sfogliare e leggere integralmente sul sito di Beniamino Vizzini al link: